Un altro Festival di Sanremo è giunto al termine e quest’anno non si può dire che non ci siano state critiche o discussioni sul suo svolgimento. Indipendentemente dai vincitori e dai vinti o dai problemi sorti, vogliamo evidenziare il tema che ha fatto da padrone di casa in quest’edizione : le donne. Il presentatore Amadeus ha voluto dedicare il palco di quest’anno alle donne facendosi accompagnare da alcune delle personalità femminili più emergenti del momento.
In particolare abbiamo ascoltato il monologo di Rula Jebreal e poi la canzone di Gessica Notaro accompagnata da Antonio Maggio.
La giornalista e scrittrice Rula Jebreal ha voluto condannare la violenza che tante donne subiscono ogni giorno; per farlo si è servita di due libri : il libro nero, quello della crudeltà, delle parole che non vorremmo mai sentire e dei sensi di colpa, e il libro bianco, con incise le parole della libertà, della leggerezza e delle possibilità. Da entrambi questi libri la giornalista di origini palestinesi ha potuto raccontare la sua storia, che è al contempo la storia di moltissime donne, e soprattutto la storia di sua madre. Un racconto che parla di una donna come tante che viene brutalizzata e stuprata più volte, a cui viene negato il diritto di denunciare e ottenere giustizia per il male subito. Consumata da questa orribile violenza impunita, non vuole più vivere con il suo corpo e si suicida, liberandosene. Rula Jebreal parla di storie tristi ma decide di mandare un messaggio di incoraggiamento a tutto il genere femminile e un altro agli uomini, per fare in modo che madri, figlie, compagne non si sentano mai più dire che è colpa loro e di come si vestono.
A sensibilizzare nuovamente su questo argomento, è stata invitata Gessica Notaro, protagonista di un fatto di cronaca accaduto qualche anno fa. L’ex fidanzato le gettò dell’acido sul viso, cercando di sciogliere la bellezza e il sorriso di una donna forte senza riuscirci. Gessica infatti è arrivata sul palco di Sanremo con una canzone piena di speranza e di forza “La faccia e il cuore” che ha cantato insieme all’amico Antonio Maggio. Un’altra storia che parla al cuore di chi dovrebbe essere compagno e complice delle donne “Tieni le mani in tasca, che se le tiri fuori non fai la differenza. Tieni le mani in tasca e se le tiri fuori è solo per una carezza.”
Per sensibilizzare il pubblico e non solo, il Festival di Sanremo 2020 ha lanciato un messaggio forte e chiaro: dire NO alla violenza sulle donne, e lo ha fatto nel migliore dei modi possibili, con un inno a tutte le donne e alla loro libertà.
Gaia Calzati
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