La mia giornata tra studio e sci

Istituto Frejus

11 Febbraio 2020

Nessun commento

Pagina iniziale Ultime dal Frejus

La mia giornata tra studio e sci

LA MIA GIORNATA TRA STUDIO E SCI

sciatore-capacità-sport

La giornata tipica di uno sciatore studente 

La giornata tipo di un atleta di sci alpino varia a seconda del periodo in cui ci si trova, agli impegni scolastici e alle gare. 

In ogni caso però la giornata ha inizio al mattino presto, mai più tardi delle 7:30. Dopo la sveglia, come ogni atleta, lo sciatore ha bisogno di una colazione ricca ed energica, che lo prepari agli sforzi a cui va incontro. 

Il mattino solitamente è occupato dallallenamento. Dalle 9:30 alle 12:30 lo sciatore si impegna a curare la tecnica, a resistere alla fatica e a raggiungere i propri limiti. In queste tre ore, con una piccola pausa in mezzo per mangiare qualcosina, oltre al fisico c’è anche la testa che lavora, che immagazzina informazioni e le elabora, anche con laiuto dei coach, per migliorare sempre di più e per raggiungere la perfezione. 

Finalmente arriva il pranzo, non troppo pesante ma molto energico. Dopo essere stati seduti al tavolo a mangiare, ci si concede una bella passeggiata per le montagne, non troppo lunga, per rilassare corpo e mente. Magari un riposino e poi qualche oretta di palestra. Successivamente si rientra a casa, si cena verso le 19:30 e, se si trova la voglia, si esce con gli amici, ma non fino a tardi. Massimo le 22:30 e poi a dormire, in modo da arrivare al giorno successivo belli carichi.

A tutto questo bisogna far coesistere, anche se con molta difficoltà, la scuola. Le mattinate si alternano tra scuola e sci, e i pomeriggi tra palestra e studio. Lo sciatore deve cercare di organizzarsi minuto per minuto, giorno per giorno, settimana per settimana, e non perdere mai tempo. Tutto questo inizia verso dicembre e finisce ad aprile. Negli altri mesi lo sciatore è più tranquillo, meno dedito allo sci ma più alla preparazione fisica e allo studio. Sci e scuola abbinati assieme rendono i ragazzi molto responsabili e più propensi al lavoro e alle sfide, perché l’intensità con cui si lavora e la costanza costituiscono le basi per fare bene qualsiasi cosa.

Alberto Timon

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *